Cosa succede dopo il pasticcio che ha fatto annullare l’elezione del sindaco di Pescara

È passato più di un anno ma si dovrà rivotare in alcune sezioni, e intanto il lavoro della giunta è bloccato

Il sindaco di Pescara Carlo Masci, 22 ottobre 2024. (ANSA 
/FRANCESCO PATACCHIOLA)
Il sindaco di Pescara Carlo Masci, 22 ottobre 2024. (ANSA /FRANCESCO PATACCHIOLA)
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Dopo la sentenza del Tribunale amministrativo regionale (TAR) dell’Abruzzo, si dovrà rivotare in 27 sezioni su 170 di Pescara per le elezioni amministrative che si erano tenute l’8 e il 9 giugno del 2024. Non è ancora stata stabilita una data per la nuova votazione, e nel frattempo l’amministrazione comunale di Carlo Masci, di centrodestra, manterrà il suo incarico per i compiti ordinari. Inoltre è da capire se questa storia avrà conseguenze penali: il TAR ha infatti trasmesso tutti gli atti alla procura di Pescara, chiedendo di verificare se siano state manomesse delle schede elettorali e, in quel caso, di stabilire le responsabilità. Al momento non si sa se la procura abbia già aperto un’indagine.

Masci ha già annunciato un ricorso al Consiglio di Stato, il tribunale del secondo e ultimo grado di giudizio per la giustizia amministrativa, contestando nel merito la sentenza del TAR. Secondo lui il TAR avrebbe «amplificato a dismisura meri errori di verbalizzazione dei presidenti» dei seggi elettorali, e al contempo avrebbe sminuito il «voto sostanziale» di elettori ed elettrici. Per Masci insomma la sentenza ha travisato fatti e numeri, e ha tratto conclusioni sbagliate.

Ma partiamo dall’inizio. Alle elezioni dell’anno scorso Masci era stato eletto al primo turno con il 50,95 per cento dei voti, ossia appena più del minimo necessario per vincere al primo turno: aveva preso 31.535 voti su 30.947 richieste per superare la soglia della metà dei voti più uno. Significa quindi che era stato evitato il ballottaggio soltanto per 588 voti. Carlo Costantini, candidato del centrosinistra sostenuto da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, era stato il secondo più votato con poco più del 34 per cento.

Due persone – tra cui una candidata non eletta della lista “Carlo Costantini Sindaco” – avevano fatto ricorso al TAR contestando una serie di presunte irregolarità commesse in numerose sezioni elettorali e chiedendo l’annullamento dell’esito delle elezioni dell’8 e del 9 giugno 2024. Nella sentenza i giudici del TAR riconoscono molte irregolarità e le elencano: si parla tra le altre cose di «gravissime lacune nella verbalizzazione», di schede mancanti in alcune sezioni e in altre di discrepanze tra il numero di schede autenticate (cioè con timbro e firma del presidente), usate e poi restituite.

Nel ricorso si contesta tra l’altro che diversi plichi contenenti le schede e la documentazione elettorale sarebbero stati lacerati. Sulla possibile manomissione il TAR ha chiesto la verifica della procura.

Nel frattempo ha stabilito che gli organi comunali eletti, cioè il sindaco e il consiglio comunale, continueranno a esercitare le loro funzioni «per quanto attiene all’ordinaria amministrazione» e limitandosi agli «atti urgenti e indifferibili». Significa, in grande sintesi, che l’amministrazione comunale dovrà limitarsi alla gestione ordinaria dei servizi pubblici (come la raccolta dei rifiuti e la manutenzione delle strade) e a eseguire delle decisioni prese prima della sentenza del TAR. Non potrà invece approvare nuovi progetti politici, come la modifica di un regolamento comunale, oppure opere pubbliche straordinarie che richiedono investimenti di un certo tipo.

Questa situazione rimarrà tale fino al voto delle 27 sezioni, ancora da programmare. L’esito di questo nuovo voto potrebbe in teoria cambiare il risultato del 2024. Se si guardano solo i numeri, le possibilità non sono alte: gli elettori nelle 27 sezioni sono circa 15mila, su poco più di 100mila totali. C’è però la possibilità che questa storia abbia ripercussioni politiche in grado di rimettere tutto in discussione, e che il tempo passato dalle elezioni – già ora più di un anno – abbia intanto indebolito il consenso dell’attuale sindaco. Nel 2024 in quasi tutte le sezioni in cui si rivoterà (tranne una, la 145) Masci aveva preso più voti di Costantini.