Ok Boomer
Maturità, t’avessimo preso quando ci pareva
«Esiste una forma di scafatezza – con qualche utile venatura di ipocrisia, quanta ne basta per sorridere cordialmente a professori che sanno quasi niente di te, e tu quasi niente di loro – che aiuta a navigare e reggere le tempeste»

Errante, Storia del vecchio cognome
«La rivendicazione identitaria non mi piace, non mi ci ritrovo, mi sento orgogliosamente meticcio e una delle poche cose che ho imparato nella vita è che il mito della purezza sarebbe, potendo, da cancellare»

Ma alberi
La stragrande maggioranza della biomassa del pianeta – ovvero, di tutto ciò che è vivo – è costituito da vegetali (le stime variano molto, alcune ricerche parlano dell’80 per cento, altre perfino oltre). Noi bestie, compresi gli insetti, i pesci e tutto il resto, siamo una ristretta minoranza, anche se molto invadente, vorace, rumorosa»

Con calma e per favore
«La libertà non è una medicina da somministrare con la violenza: il paziente te la sputa in faccia»

Grazie, si levi di torno
«La pervasività e l’intrusività delle tecnologie digitali mi fa dubitare, ogni giorno di più, che siano facoltative: e già adesso, vederle comparire sul mio schermo senza che io abbia fatto nulla per convocarle, non mi piace»

È andato tutto bene
«Ho sempre pensato che tra le ragioni delle violenze di piazza ci sia anche una quota, non piccola, di agonismo: ovvero che alcune persone – nella quasi totalità maschi – amino e cerchino lo scontro perché lo considerano un’occasione di cimento sportivo, di prestanza fisica»

Non per soldi
«Non è lecito immaginare che queste masse di elettori siano così sprovvedute, così all’oscuro della realtà in cui tutti viviamo, da votare serenamente per chi li affama, li licenzia, li considera zavorra sociale»

Volatili speranze
«Mi sembra che le parole, perlomeno le mie, non riescano a dare la misura di nulla, è come avere in mano un metro da sarto per misurare una galassia»

Scuoti quella fronda di ciliegio
«È ottimo anche come legna da ardere. È duro e pesante (quasi quanto la quercia) e dunque se cade su un piede può fare molto male»

Fare gli italiani e le italiane
«Bisogna sapere, anche, che non sono possibili compromessi tra le due idee di Italia: quella degli italiani secondo etnia non è, e non sarà mai, quella degli italiani secondo cittadinanza»

Internazionalismo e papato
«La Chiesa è forse la sola istituzione transnazionale che regga la sfida del nazionalismo trionfante»

Il re è nudo su Instagram
«Non c’è giorno e non c’è evento anche trascurabile che non meritino qualche frasetta e nei casi più sciagurati qualche cuoricino o uno di quegli emoticon che farebbero sembrare puerile anche Mosè, o Tamerlano, o Leonardo da Vinci»

Questa non è una newsletter
«Chiedo venia per questa edizione molto turistica di Ok Boomer!, ma insomma, è stata Pasqua anche per me»

Milano è mobile
«È la mia città e ho imparato a sopportare i suoi difetti valutando i suoi meriti. Dietro la vetrina modaiola ci sono botteghe operose, scintille ingegnose, disegnatori dallo sguardo aperto, sarte prodigiose, modelle sfinite, venditori abilissimi, viaggiatori instancabili»

I limiti dei limiti
«Nella sua capacità di accettazione, nel suo stoicismo, nella sua cognizione che esiste una giusta misura, e il resto è smisuratezza che porta alla rovina e alla guerra, il senso del limite contiene il germe della rassegnazione. Non è entusiasmante, non indica qualcosa di sconosciuto da raggiungere, esclude l’utopia, la straordinarietà, il colpo di vita. Non produce adrenalina, il limite, se non nel desiderio del suo superamento»

Tra il parco Sempione e il West
«Grande vantaggio sentirsi e vedersi tra simili, specie nei momenti difficili, ma appena ne esci, e torni a essere solo la molecola di una grande folla, capisci che la partita è aperta a molte, molte, molte più soluzioni di quelle che puoi immaginare; e di quante puoi illuderti di controllare»

Le cose che abbiamo in comune
«La vera questione è la difficoltà (di molti, sicuramente anche mia) di uscire all’aperto, abbandonando la nicchia nella quale ognuno tende a rintanarsi per sopravvivere. Senza riuscire a immaginare il mondo come un posto molto, molto più grande del nostro circoletto, delle tre chat alle quali ci aggrappiamo per non sentire il suono di altre parole. Senza capire che esistono le faccende personali, tutte rispettabili, ma se alzi di qualche metro da terra il tuo sguardo vedi che il mondo è infinitamente più grande di te»

Sul treno che torna
«Avendo passato quindici giorni al centro di un’attenzione mediatica cento volte superiore al limite tollerabile da una persona normale, potete immaginare che nelle vesti di Peraltro Capopopolo, per fortuna dismesse per sempre, io abbia imparato un sacco di cose, alcune belle, alcune brutte»

Ognuno come gli pare, ognuno come si sente
«Sarà dunque, quella del 15 marzo, la piazza di quelli che non ne hanno idea. Eppure vogliono fare qualcosa»

Peraltro capopopolo
«L’idea di fare una grande manifestazione per l’Europa, incautamente lanciata proprio qui il 10 di febbraio, poi rilanciata in prima pagina su Repubblica, ha provocato un considerevole trambusto»
